Skip to main content

Cerimonia laica funerale: come organizzare un addio significativo

02.12.2025

Il momento della perdita è sempre difficile da sostenere. Che si tratti di un familiare, di un amico o di una persona con cui abbiamo condiviso un capitolo importante della nostra vita, il bisogno di salutarla nel modo giusto è profondamente umano, condiviso, corale. In questi attimi delicati emergono domande, emozioni intense, desiderio di rispetto e voglia di salutare chi è andato via con autenticità.

Non tutte le famiglie, però, desiderano un rito religioso. C’è chi non vuole appartenere a una particolare confessione, chi preferisce un addio più sobrio e privo di liturgie, chi sente l’esigenza di onorare il proprio caro attraverso le sue passioni, la sua storia, i suoi valori.

In questi casi, la cerimonia laica rappresenta una scelta non solo possibile, ma spesso la più vera e aderente alla vita della persona scomparsa; a volte, viene anche richiesta durante le consulenze con il nostro funeral planner a Roma per il servizio Parliamone in vita®, che permette a chiunque di organizzare in anticipo il proprio funerale e di esprimere le proprie volontà

Un rito laico per il funerale permette di costruire un momento di commiato intimo, personalizzato e rispettoso, in cui la centralità non è una formula o un testo prescritto, ma ciò che il defunto ha significato per chi resta. È uno spazio dove le parole trovano il loro tempo, dove la memoria diventa luce e dove il dolore può essere attenuato dal racconto, dalla musica, da un gesto semplice ma pieno d’amore.

Cosa si intende per cerimonia laica funeraria?

La cerimonia laica funeraria è un rito civile, non religioso, pensato per accompagnare il momento dell’addio attraverso un linguaggio universale: quello dell’emozione, del ricordo, della gratitudine e del raccoglimento degli affetti che vogliono ricordare chi è andato via.

Una cerimonia laica per un funerale non prevede alcuna liturgia confessionale e si basa esclusivamente sui contenuti scelti dalla famiglia.

Ciò che caratterizza una cerimonia laica è la possibilità di costruire un rito unico per il defunto e per la famiglia stessa; spesso, infatti, risponde la necessità di tributare un rispetto del tutto personale che rifletta la personalità del defunto: il suo modo di vivere, la sua visione del mondo, i suoi affetti, ciò che amava e ciò che lo rendeva speciale.

Può svolgersi in diversi luoghi, purché consentiti dalla normativa:

  • sale del commiato, spazi appositamente predisposti per i riti civili;
  • sale comunali o spazi civici dedicati alle cerimonie non religiose;
  • case funerarie private;
  • luoghi all’aperto autorizzati, come giardini o cortili;
  • abitazioni private o altre sedi scelte dalla famiglia (dove previsto dai regolamenti locali).

Il rito laico può essere breve e raccolto oppure più articolato, con interventi multipli, musica, letture, immagini e momenti simbolici. La sua forza risiede nella libertà espressiva: non ci sono “regole”, solo ciò che fa bene al cuore di chi resta e che sarebbe gradito a chi è andato via.

Cosa dice la legge sul rito laico funerario? Riferimenti normativi

In Italia, il funerale laico è pienamente legittimato. Non solo è consentito, ma è anche riconosciuto come forma valida e rispettosa di cerimonia funebre, al pari dei riti religiosi.

La cornice normativa si basa su vari pilastri, ecco quali:

  • Articolo 19 della Costituzione Italiana: tutela la libertà di religione e la libertà di non professarne alcuna, aprendo la strada a cerimonie non confessionali.
  • D.P.R. 285/1990 (Regolamento di Polizia Mortuaria): disciplina luoghi, modalità e autorizzazioni relative alle funzioni funebri, senza imporre contenuti religiosi.
  • Legge 130/2001: nel contesto della cremazione e della destinazione delle ceneri, riconosce la pluralità delle forme rituali.
  • Regolamenti comunali e regionali: molti Comuni hanno introdotto sale civiche dedicate ai riti laici.

In altre parole, la famiglia ha pieno diritto di scegliere un rito laico, senza alcuna limitazione sul piano religioso o istituzionale.

Cerimonia laica funerale: come si organizza?

Il valore di una cerimonia laica sta nel suo essere costruita su misura. Ogni passaggio può essere plasmato alle esigenze emotive e pratiche della famiglia.

1. Scegliere il luogo adatto

La scelta del luogo è un momento fondamentale. Deve essere un ambiente accogliente, riservato, adeguato alla sensibilità della famiglia.

Le opzioni più comuni includono:

  • sale del commiato, spesso fornite dalle agenzie funebri;
  • case funerarie che dispongono di ambienti dedicati ai riti civili;
  • sale comunali disponibili su prenotazione;
  • spazi esterni autorizzati (giardini, cortili, aree verdi);
  • abitazioni o luoghi privati, quando consentito.

La sala scelta influisce molto sull’atmosfera: una stanza raccolta favorisce intimità e ascolto; uno spazio all’aperto dona leggerezza e respiro.

2. Scegliere il celebrante laico

Il celebrante è la figura che guida il rito. Deve essere qualcuno capace di accogliere, accompagnare e creare equilibrio emotivo.

Può essere:

  • un celebrante laico professionista;
  • un familiare che desidera assumere questo ruolo;
  • un amico stretto che conosce bene il defunto.

Il celebrante non “sostituisce” un ministro religioso, ma ne assume una funzione diversa: è un facilitatore, un narratore, un sostegno, un mediatore tra la famiglia e le sue volontà.

3. Costruire la struttura della cerimonia

Una cerimonia laica può integrare molti elementi. L’importante è che tutto sia coerente con lo stile della persona e con ciò che la famiglia desidera comunicare.

I momenti tipici di una cerimonia laica sono:

  • accoglienza dei partecipanti;
  • introduzione con parole di apertura;
  • racconto della vita del defunto;
  • interventi di amici e familiari;
  • letture scelte (poesie, brani letterari, testi scritti dal defunto);
  • musica dal vivo o registrata;
  • gesti simbolici come accendere una candela, lasciare un fiore, leggere un pensiero;
  • momento conclusivo con saluto e ringraziamento.

Non ci sono tempi obbligati: la famiglia decide il ritmo del rito.

4. Personalizzare la cerimonia

Gli elementi personali rendono la cerimonia laica una celebrazione davvero unica.

Tra le personalizzazioni più significative troviamo:

  • una selezione di oggetti simbolici: un libro, un cappello, uno strumento musicale, un accessorio caro alla persona;
  • una playlist dedicata alle canzoni amate dal defunto;
  • video e fotografie che raccontano la sua storia;
  • letture scelte da amici e parenti;
  • rituali emotivi come il “cerchio dei ricordi”, molto apprezzato per la sua delicatezza.

Ogni dettaglio ha un valore: racconta, consola, unisce.

Perché molte famiglie scelgono una cerimonia laica per salutare un defunto?

La cerimonia laica risponde a un bisogno profondo: quello di sentirsi liberi di ricordare senza vincoli formali o religiosi.

Le motivazioni più diffuse includono:

  • rispetto delle volontà del defunto;
  • desiderio di un rito più intimo rispetto alla tradizione religiosa;
  • assenza di appartenenza confessionale nella famiglia;
  • bisogno di un linguaggio più personale e meno formale;
  • volontà di celebrare la vita attraverso racconti, musica, ricordi;
  • necessità emotiva di vivere il commiato in un clima raccolto e rispettoso.

Molte famiglie ci raccontano che la cerimonia laica ha restituito loro un senso di autenticità che non si aspettavano.

Rito laico e cremazione: come funzionano insieme?

La cerimonia laica si integra perfettamente (di solito) con la cremazione a Roma. È una combinazione che molte famiglie scelgono perché consente un accompagnamento coerente, delicato e rispettoso.

Il rito può svolgersi:

  • prima della cremazione nella sala del commiato;
  • dopo la cremazione, durante la consegna dell’urna;
  • nel momento della dispersione, quando autorizzata;
  • al cimitero, in occasione della tumulazione dell’urna.

La cerimonia laica può inoltre includere momenti simbolici legati alla cremazione, come letture sulla continuità, sulla memoria o sul ciclo della vita.

Come Fratelli Scifoni può accompagnarti nell’organizzazione della cerimonia laica per un funerale?

Organizzare un rito laico richiede attenzione, sensibilità e un supporto professionale capace di alleggerire la famiglia da ogni preoccupazione. Il nostro compito, in quanto agenzia funebre a Roma è quello di essere accanto a te con discrezione, rispetto e cura in ogni fase del percorso.

Possiamo occuparci di:

  • proporre e prenotare la sala del commiato più adatta allo stile della cerimonia;
  • indicare celebranti laici competenti e sensibili;
  • coordinare la costruzione del rito, dalla scaletta alle letture;
  • supportare la famiglia nella scelta della musica e degli elementi simbolici;
  • gestire gli aspetti organizzativi (allestimento floreale, audio, proiezioni);
  • fornire assistenza normativa per cremazione, tumulazione o dispersione;
  • essere presenti durante la cerimonia per garantire serenità e fluidità.

La nostra filosofia è semplice: un addio deve essere trattato con la stessa dignità della vita che rappresenta.

Scegliere un rito laico significa scegliere la genuinità. Significa dire addio in un modo che possa consolare e unire i familiari e gli amici che hanno deciso di ricordare chi non c’è più. È una forma di amore che si esprime nella libertà, a volte nella consolazione, nella gioia di sapere che chi è andato via è stato commemorato così come avrebbe voluto.

Se stai tenendo in considerazione l’idea di organizzazione una cerimonia laica per un tuo caro defunto o se hai bisogno di chiarimenti su procedure, spazi, cremazione o aspetti normativi, siamo qui per ascoltarti e per aiutarti.

Perché un addio può essere semplice, ma non deve mai essere impersonale. Deve parlare della persona che hai amato, della sua vita, della sua unicità.