DPR 10 agosto 1990, n. 285: cosa dice il regolamento della Polizia Mortuaria?
Il DPR 10 agosto 1990, n. 285 è il regolamento nazionale che disciplina in modo dettagliato tutti gli aspetti legati alle attività di polizia mortuaria, ovvero le norme che regolano il decesso, la sepoltura, il trasporto e la gestione delle strutture cimiteriali in Italia. Questo decreto rappresenta il principale riferimento legislativo per enti pubblici, imprese funebri e privati cittadini, garantendo che ogni fase del rito funebre avvenga nel rispetto della dignità umana e della salute pubblica.
Il regolamento stabilisce le modalità con cui devono essere effettuate le denunce di morte, i controlli sanitari, le autorizzazioni per il trasporto delle salme e le procedure per la tumulazione, inumazione o cremazione. Inoltre, definisce i criteri di costruzione e gestione dei cimiteri, delle camere mortuarie e delle sale del commiato.
Il DPR 285/1990 si inserisce in un quadro normativo complesso, in cui il rispetto delle regole è fondamentale per evitare sanzioni o ritardi nei tempi di sepoltura. Per questo motivo, è sempre consigliabile rivolgersi a professionisti esperti, come le onoranze funebri a Roma, in grado di assistere le famiglie in ogni fase, dalle autorizzazioni sanitarie fino alle pratiche burocratiche.
Le principali disposizioni del DPR 285/1990
Il regolamento dedica ampio spazio alla definizione delle procedure sanitarie e amministrative che accompagnano ogni decesso. Tra le disposizioni più importanti rientrano:
– la necessità di accertare la morte attraverso la visita di un medico necroscopo, effettuata non prima di 15 ore e non oltre 30 ore dal decesso;
– la regolamentazione del trasporto funebre, che può essere effettuato solo previa autorizzazione comunale;
– le norme per l’inumazione (sepoltura in terra), la tumulazione (in loculo o cappella) e la cremazione;
– la gestione e la vigilanza sui cimiteri, che devono rispettare specifici requisiti igienico-sanitari.
Un aspetto interessante riguarda la concessione dei loculi e delle aree cimiteriali. Il DPR 285/1990 stabilisce che i Comuni possano concedere l’uso temporaneo di tombe, cappelle o aree per la costruzione di sepolcri privati, con durata determinata e rinnovabile. Tutti gli interventi devono essere autorizzati dall’amministrazione comunale, che ha anche il compito di verificare la corretta manutenzione e la scadenza delle concessioni. Inoltre, il regolamento impone rigidi criteri di sicurezza e pulizia per i trasporti e per i locali destinati al deposito o all’osservazione delle salme, sottolineando l’importanza della tutela della salute pubblica.
Applicazioni pratiche e adempimenti per le famiglie
Per chi deve affrontare un funerale a Roma o in qualsiasi altra città, conoscere i principi del DPR 285/1990 è fondamentale per gestire correttamente tutte le procedure previste. Il decreto chiarisce, ad esempio, che ogni sepoltura deve essere autorizzata dall’Ufficiale di Stato Civile e che il trasporto della salma può avvenire solo con mezzi idonei e conformi alle norme sanitarie. Le pratiche cimiteriali, come la richiesta di concessione, la tumulazione, l’esumazione o il trasferimento di una salma, rientrano tutte nelle previsioni di questo regolamento e devono essere presentate secondo i tempi e le modalità stabilite dal Comune di riferimento.
Affidarsi a un’agenzia funebre esperta significa non solo rispettare la normativa, ma anche garantire che ogni fase del rito sia gestita con professionalità e rispetto. Il DPR 285/1990, a oltre trent’anni dalla sua emanazione, resta un pilastro della legislazione funeraria italiana, un testo che tutela la memoria dei defunti e offre un quadro chiaro per chi si occupa dell’ultimo saluto.